Ippocrate se ci sei batti un colpo.

• mercoledì 19 dicembre 2012

Oggi sto pensando a te brutta strega che fai i tamponi faringei ai bambini, con quegli occhi grigi che ti spuntano da sopra la mascherina, il taglio di capelli come quello della Rettore ai tempi de Il Cobra e una voce che fa drizzare i peli.

Tu che senza la minima umanità infili un bastoncino di plastica lungo 30 centimetri nella bocca di poveri bambini che molto probabilmente si dovranno pure pappare per 8 giorni l'antibiotico più amaro della terra. Ma una qualche puntata di Grey's Anathomy? no eh...

Ed è inutile che gli fai pescare dal solito cestino la solita caramella, se poi sei così fredda e robotica e intollerante e impaziente.
Le caramelle gliele compro dopo io. Tranquilla.
Tu fai in modo che il tampone non diventi per lui un incubo ad occhi aperti, perchè altrimenti poi la prossima volta lo faccio io a te.

E soprattutto non ti innervosire e non guardare me come se fossi l'ultima di questo mondo se mio figlio ogni volta ti vomita sulle scarpe (cosa per cui lo ringrazio sempre profondamente).

















No.Non sei un "bleff".

• giovedì 13 dicembre 2012

Ma come mai quando li chiami, o gli chiedi com'è andata a scuola, o gli dici veniteatavolacheèpronto non sentono mai, mentre quando parli al telefono chiusa in bagno, che a sua volta è chiuso nel corridoio, e poi c'è anche la tele accesa, e la lavatrice che va, loro ti sentono?

Da uno di questi momenti nasce ogni volta "La Domanda", fatta sempre rigorosamente a tavola all'ora di cena, quando sei lì seduta, con i piatti ancora intatti, che non è che ti puoi alzare di colpo e andare di là e lasciare i tuoi due "inquisitori" lì dopo anni che predichi che quando è pronto in tavola si sta seduti fino a quando non si finisce...
E poi quando hai quei quattro occhi puntati nei tuoi che aspettano di sentire da te la sacra verità devi per forza rispondere e farti vedere anche molto preparata.
Insomma, la domanda di ieri sera è stata :"Mamma cos'è l'uomo bleff?" (che poi si scrive bluff, ma lui sicuramente al momento lo scriverebbe così).
Risposta:"Oooo ma ragazziiii! ma stasera arriva santa lucia!!! dai mangiamo che così poi prepariamo tutto, i biscotti, il latte, i mandarini, la carota..."
"Si ok mami, dopo prepariamo. Ma l'uomo bleff cos'è??"
E mentre gli chiedo, esternando lo stupore più stupito, da chi lo avesse mai potuto sentire, lui mi fa seraficamente notare che l'ho detto poco prima io al telefono in un confronto pre-cena con amica. E c'è anche la seconda voce che incalza sotto "si, infatti mà, l'ho sentito anche io!" (ma taci un pò tu. tu che ti succhi ancora il pollice. tu che ti infili ancora le mutande al rovescio. tu che "mamma mi prendi in braccio" ogni treperdue. stai dalla mia parte per una volta, o no?!?).

A loro ho detto che l'uomo "bleff" è quello che dice bugie. Raccomandandogli di non essere mai e poi mai così. E diciamo che in pochi minuti ne sono venuta fuori.

... In verità penso che l'uomo "bleff" non esista proprio e che assuma per noi tale sembianza solo quando noi non siamo come lui ci vorrebbe.
E allora la realtà diventa scomoda, faticosa, fa male. E ce la raccontiamo.

Ma non è così.

E' solo che non è più amore.
















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In generale penso che se aspetti di essere troppo sicuro, allora hai aspettato troppo. Ecco perchè ho deciso di appuntare sul mio blog qualsiasi cosa desti le mie emozioni. Se ci pensassi sopra, allora non sarebbe più la stessa cosa.
 

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