Papa o papa'?

• giovedì 10 gennaio 2013

"Mami, ma come si fa a diventare gay in Italia?"...
Eccolo qua. Puntuale. Il domandone dell'ora di cena. Che mi sono sentita un pò come la signora Longari.
Ma da dove le tirate fuori? Ma è la cotoletta con il purè che fa quest'effetto?
Raccolgo tutte le mie forze e la risposta migliore che mi viene in mente in 4 secondi è che ognuno nasce libero di provare amore per chi vuole, non bisogna fare corsi o diventare qualcuno che prima non si era.
Insomma, al cuor non si comanda.
Bene, il bimbo sembra più che soddisfatto.

Il problema è che loro sono in due: ciò che accontenta uno, stimola inevitabilmente la curiosità dell'altro.
Che avendo ben 7 anni si spinge oltre.
"Ma tipo... i gay possono avere dei figli in Italia?" (povera Italia...ti discriminano anche i bambini delle elementari...)
"No"
"E adottarli?"
"No"
"Ma perchè? Che brutto..."
... non metto per iscritto la mia risposta, perchè è stata lunga e faticosa. E poi perchè ci sono alcune cose che se rimangono in famiglia è meglio.
Ma la conclusione di mio figlio, dopo aver cercato di seguire e capire il mio monologo, è stata: "Ma il Papa non ne ha di figli vero? Perchè altrimenti secondo me cambierebbe idea".

Per il resto della serata li ho obbligati, con loro immensa sorpresa, a giocare a FIFA13.























1 commenti:

  1. Mi ritaglio un istante anche se vorrei stare qui molto di più, perchè anch’io voglio scriverti qualcosa, anche se una piccola cosa che sicuramente apparirà insignificante rispetto a ciò che ho letto da te. Mi sono divorata il tuo blog, del quale non sapevo neanche l’esistenza, tutto d’un fiato, come una sorsata di acqua fresca durante un giorno caldissimo, tutti i post di tutti i mesi dal loro inizio. Ti ho sempre immaginato un pò alla mia maniera, mi hai sempre ispirato col tuo modo di fare, mi sei sempre stata “congeniale” anche se effettivamente ti ho mai conosciuto bene e questo mi è sempre dispiaciuto.
    Mi è capitato di conoscere persone da una vita e scordarmele in un secondo e altre vederle per pochi minuti e riempirmi una vita intera. Poche persone mi colpiscono davvero e mi rimangono nel cuore. Sono difficile ed esigente nei rapporti umani e spesso preferisco la solitudine alla compagnia superficiale.
    Il tuo blog, quello che scrivi è una rivelazione e, se posso dirlo, una grossa soddisfazione!
    Soddisfatta e orgogliosa di me stessa perchè mi accorgo che, ancora una volta, il mio giudizio iniziale non si è rivelato sbagliato. Tu non sei cambiata ma anzi migliorata. Mi piace come scrivi e quello che scrivi. Come i pensieri che passano veloci nella mente e talvolta impossibili da afferrare. Mi hai fatto ridere, sorridere, pensare, annuire, riflettere e questo è già tanto. Conoscendoti, ti ho immaginato nelle varie situazioni descritte e questo mi ha fatto molto divertire. Viene voglia di seguirti, leggere ancora, andare sul sito e dire: vediamo se la “matta” ha aggiunto qualcosa oggi. Brava complimenti. Concludo solo con una riflessione: tutti questi anni non devono essere stati facilissimi per te... ma ti hanno molto migliorato, se sei quella di oggi.

    P.S. Non sono riuscita a fare il SIGN UP perchè un messaggio ha detto che la mia mail era già in uso (????), quindi tra le varie opzioni scelgo di usare “anonimo”, che probabilmente mi si addice anche di più e non penso tu ti scervellerai per capire chi sono. :-)

    P.P.S. Sai che scrivi bene? Potresti benissimo un giorno qualunque buttare giù un tuo libro.... e io sarei la prima a mettermi in fila per leggerlo ... e dopo questo immagino tu non abbia più alcun dubbio sulla mia identità (se mai ne hai avuti).

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In generale penso che se aspetti di essere troppo sicuro, allora hai aspettato troppo. Ecco perchè ho deciso di appuntare sul mio blog qualsiasi cosa desti le mie emozioni. Se ci pensassi sopra, allora non sarebbe più la stessa cosa.
 

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